Considerazioni sull’edizione 2025 del Bike festival.
È stata resa disponibile nei giorni scorsi una sintetica mappa della zona destinata alla edizione…
mercoledì, 12 Marzo 2025
È stata resa disponibile nei giorni scorsi una sintetica mappa della zona destinata alla edizione…
Acuta capacità di analisi storica e politica, lucida e razionale esposizione dei temi di volta in volta in evidenza, assoluta apertura mentale nei confronti dei cambiamenti in atto nella società, riferimenti ideali duraturi e convinti sin dalla giovinezza e conseguente libertà personale nell’esprimerli nell’agone politico: queste alcune caratteristiche, che mi sovvengono nel momento del commiato da Renato Ballardini.
Del Suo importante percorso parlamentare sottolineo soprattutto il fondamentale apporto alla revisione dello Statuto della nostra Autonomia speciale, per il quale come trentini dobbiamo esserGli grati. Delle vicende della nostra Autonomia Egli è stato sempre autorevole commentatore, indicando anche prospettive di evoluzione in coerenza con il quadro storico istituzionale di riferimento.
Nella dimensione personale e cittadina conservo di Renato numerosi e grati ricordi. Egli fu, anzitutto, amico di mio padre: non posso dimenticare l’orazione, che volle pronunciare nel gennaio del 2007 al suo funerale. Vi espresse il riconoscimento della diversità dei riferimenti ideali, che li avevano ispirati nel tempo, ma anche la consapevolezza della loro convergenza nel rifiuto del totalitarismo e della comune dedizione all’interesse della collettività.
Del resto, sono stato giovanissimo testimone della collaborazione, che anche dalla sede romana Renato Ballardini seppe offrire alla Amministrazione comunale guidata da mio padre negli Anni Sessanta.
Ma anche nella mia vicenda amministrativa e politica ho avuto modo di apprezzare in più occasioni il Suo intelligente apporto e la possibilità di un costruttivo confronto con Lui. Senza pretesa di esaustività, cito solo l’importanza del Suo intervento in Consiglio comunale (siamo nella seconda metà degli Anni Novanta) per sbloccare l’iter del Piano regolatore generale intercomunale e il Suo determinante apporto alla soluzione di una difficile circostanza politica, con l’avvio di un percorso di rinnovamento delle alleanze, poi consolidatosi per diverse successive consiliature.
Durante la mia esperienza senatoriale ho potuto trovare in Renato Ballardini un interlocutore ovviamente preparatissimo e di rara lucidità, apprezzandone anche una per me sino ad allora inedita ironia.
Da ultimo ricordo con gratitudine la Sua vicinanza alla Amministrazione comunale nelle iniziative annuali in ricordo dei Martiri del 28 giugno 1944: conservo nella memoria, in particolare, le cerimonie per il cinquantesimo (nel 1994) e per il sessantacinquesimo (nel 2009) e le considerazioni, che volle parteciparmi nell’immediatezza, sui discorsi ufficiali che avevo pronunciato.
Renato Ballardini coordinò anche il gruppetto di ormai anziani testimoni della Resistenza rivana (ricordo Fabio Odorizzi, Giorgio e Valerio Tosi, Giulio Poli) con i quali l’Amministrazione comunale realizzò la stele in ricordo dei Caduti di quella tragica ed esaltante stagione: stele che ebbi l’onore di inaugurare nel rinominato ‘Parco della Libertà’ come ultimo atto della mia esperienza di Sindaco nella primavera del 2010.
Per concludere, è doveroso ricordare anche una ‘coda’ di comune impegno politico, che Renato e io condividemmo assieme all’avv. Claudio Malfer nella primavera del 2015: infatti fummo chiamati a comporre la commissione elettorale della sezione rivana del Partito Democratico, per la predisposizione della lista di quella formazione politica in vista delle elezioni comunali previste nella primavera di quell’anno. Occasione per me straordinaria di apprezzare una volta di più la saggezza e la vitalità politica di questo nostro tanto benemerito concittadino.
Grazie Renato. ‘Sit tibi terra levis’.
Riva del Garda, 15 febbraio 2025.
Claudio Molinari.